sono stata a vedere un film alla berlinale.
mi è già capitato di essere spettatrice alla mostra del cinema di venezia e devo dire che l'atmosfera del festival berlinese è davvero un'altra cosa. entrambi i festival coinvolgono profondamente le città e ne vengono a loro volta influenzati per questo, trattandosi di città così diverse, va da sè che la logistica e le dinamiche diventano altre. il succo del discorso è che ho molto apprezzato la sensazione di accessibilità oserei dire illimitata offerta dalle berlinale, sopratutto in confronto alle difficoltà di raggiungere il lido. l'impressione è che il tipo di pubblico che popola le proiezioni è una conseguenza di ciò. ma magari mi sbaglio.
il film che ho visto alla berlinale è
diaz. don't clean up this blood (dell'italianissimo vicari con santamaria e germano,
qui per saperne di più sul film in italia). diaz va visto, sia per il tema sia perchè è fatto bene.
se di più di questo sul film non voglio scrivere, se preferisco accontentarmi dei commenti a caldo alla fine della proiezione o della chiacchierata assonnata di stamattina con la mia coinquilina tedesca (poverina, a colazione a tratti è costretta a cuccarsi di quei pezzoni!), è per un paio di motivi: 1) diaz uscirà nel bel paese solo ad aprile; 2) aspetto di vedere
acab di sollima (...ok, sospetto sia inevitabile metterli in costellazione).
si sarà intuito che il cinema italiano non mi fa schifo, e anzi, si solito lo preferisco a quello estero...fatte le dovute distinzioni, ovviamente. sottolineo a riguardo il disaggio di vivere fuori dall'italia che si concretizza con l'allungarsi dei tempi di attesa dell'uscita dei film nelle sale (qualcuno sa se e quando acab uscirà in germania???).
approfitto del post per fare un ulteriore outing (oggi mi sa che è giornata!): adoro i cinema berlinesi!
è abbastanza facile trovare dei cinema che siano delle vere perle architettoniche dallo jugendstil - è il caso del
passage kino (costruito nel 1909, vi consiglio di dare un'occhiata alla
fotogallerie) - fino allo stile DDR - l'
international (anche questo appartenente al gruppo yorch) vicino alexanderplatz è imprescindibile, il contrasto tra la facciata in stile sovietico inneggiante al popolo e lo sfarzo interno è shockante (anche in questo caso rimando alla
fotogallerie per gli interni,
qui per le foto anni 60 dell'edificio)
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l'international "fagocitato" dall'edificio sede degli uffici del rathaus del quartiere mitte: very ddr-style! |
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international: struttura sovietica
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international: dettaglio del fronte destro |
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il babylon nel 1956 |
menzione speciale va al
babylon, uno dei cinema più vecchi e conosciuti di berlino. a renderlo speciale oggigiorno è il fatto che offre un programma di eventi culturali molto variegato e del tutto trasversale come le serate tematiche (non mancano i film italiani proiettati nell'ambito della rassegna intitolata
cineaperitivo così come quelli in lingua francese del ciclo
la french connection e in spagnolo intitolato
cine en español) o le proiezioni di film muti storici tedeschi con accompagnamento musicale dal vivo, gli
stummfilme (non a caso uno dei vanti del cinema è il fatto
di essere l'ultimo cinema berlinese a possedere un organo originale del 1929 ancora funzionante!), concerti, e tanto altro ancora. insomma al babylon non si rischia mai di annoiarsi!
per ulteriori informazioni rimando direttamente sul sito del cinema:
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il babylon oggi |
per chiudere e riassumere, ai veterani della capitale tedesca ma anche a chi fosse semplicemente in vena di turismo alternativo o magari ai cultori di una o di entrambe le sacre arti, segnalo la possibilità di coniugare l'esperienza architettonica e quella cinematografica. li invito inoltre ad informarsi ulteriormente perchè sospetto ci siano ancora un bel pò di cose, in questo senso interessanti, da scoprire e condividere.